sacra di san michele
Diario di viaggio,  Italia,  Piemonte

La Sacra di San Michele

Una domenica di quest’estate abbiamo deciso di andare a visitare la Sacra di San Michele ad Avigliana in provincia di Torino e con l’occasione vedere i famosi laghi.E’ stata una giornata molto rilassante, interessante e il cielo sereno ci ha permesso di fare delle splendide foto.

Passeggiata e pranzo ai laghi di Avigliana

Arriviamo ai laghi di Avigliana un po’ prima di pranzo e ci facciamo una bella passeggiata lungo lago godendoci la vista e un po’ di silenzio. E’ sicuramente un bel posto tranquillo e romantico, ma non aspettatevi di fare vita mondana.

laghi avigliana

Verso mezzogiorno decidiamo di pranzare in modo da tenerci parecchio tempo libero al pomeriggio per la visita della Sacra.
Mangiamo al ristorante-pizzeria “Lago Grande” sedendoci in un tavolo all’esterno con vista lago. Abbastanza scontato come cibo, ma bello il panorama. Mangiamo un piatto di gnocchi al Castelmagno e beviamo un caffè.

Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo alla Sacra di San Michele.

La Sacra di San Michele

Posteggiamo in una parcheggio sulla stradina e ci incamminiamo a piedi fino all’abbazia.
Se vi piace l’adrenalina e volete fare del movimento, potete decidere di arrivare in cima attraverso la Ferrata Carlo Giorda.

sacra di san michele
sacra di san michele

La Sacra è una struttura imponente collocata su un monte. Una volta arrivati in cima si gode di un panorama spettacolare.

La storia della Sacra

L’abbazia nasce tra il 983 ed 987 come centro di pellegrini e lo rimane fino al 1622 dove le difficoltà economiche costringono l’abbandono della struttura. Nel 1836 Carlo Alberto incarica Antonio Rosmini di insediarvi una nuova comunità di pellegrini e da allora viene gestita e abitata dai Padri Rosminiani.
E’ di architettura romanica, conservata benissimo anche se è stata nei secoli in parte restaurata.

Visita alla Sacra

Il prezzo del biglietto è di 6 € comprensivo della visita guidata e di una mostra fotografica. Iniziamo appunto da quest’ultima dove osserviamo delle meravigliose fotografie dell’abbazia.
Ci dirigiamo all’ingresso e attendiamo la guida. Iniziamo la visita guidata osservando la porta in ferro e l’ingresso della Sacra. Risaliamo lo Scalone dei Morti, una ripida scalinata dove si possono vedere i sarcofagi (ecco perché si chiama così) e osservare i simboli dello zodiaco scolpiti nelle colonne di pietra.
Saliamo un’altra scalinata fino ad arrivare all’ingresso della chiesa. Questo pezzo è all’aria aperta e si passa sotto degli straordinari archi in pietra.

sacra di san michele

Entriamo in chiesa e ascoltiamo parlare un padre rosminiano simpaticissimo.

Usciamo sulla terrazza panoramica per gustarci interamente la vista da quassù. Qui possiamo vedere le rovine del Monastero Nuovo, ammassi di pietre e muraglioni, una parte della Sacra ormai inutilizzata.

sacra di san michele


La leggenda della torre

Scendiamo la scala interna e andiamo nel giardino dove possiamo vedere la Torre della Bell’Alda, qui ci viene raccontata la leggenda di quella torre:
“Una fanciulla di nome Alda si recò alla Sacra per pregare contro i mali della guerra, ma i soldati nemici la trovarono e tentarono di prenderla. La ragazza scappò,salì sulla torre e si lanciò sotto pregando gli angeli. Un angelo la prese tra le braccia e la riportò a terra illesa. La ragazza si vantò di questo in paese e decise di mostrare a tutte le persone quello di cui era capace, salì sulla torre e si lanciò di nuovo ma questa volta non ci fu nessun angelo a portarla in salvo. La ragazza si schiantò.”

La visita guidata sta per concludersi

Concludiamo la visita osservando la cisterna dove congelavano i cibi (il punto più freddo della Sacra).

Durante il ritorno ci fermiamo nei banchetti lungo la strada dove acquistiamo il miele della zona e ci mangiamo dei dolcetti fatti con la pasta di mandorla. Risaliamo in macchina e torniamo a casa.

Mi è piaciuto tantissimo visitare la Sacra di San Michele sia per l’architettura sorprendente (pensate a come hanno fatto gli antichi a portare sul monte dei massi pesantissimi) che per la storia e la cultura che racchiude.

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