santuario di oropa
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Oropa a piedi: da Biella fino al Santuario di Oropa

Ogni anno, in estate o a inizio autunno, è buona consuetudine per noi biellesi recarci a Oropa a piedi partendo da Biella. E’ un modo per arrivare al Santuario di Oropa in una maniera alternativa, avvicinandoci a questo luogo sacro in silenzio e con il sorriso sul viso. Inoltre durante il cammino si ha modo di scorgere posti e paesini caratteristici che normalmente passando in macchina non si riescono a vedere. Proprio l’ultima domenica di Settembre abbiamo affrontato questo cammino e oggi Enrico ve lo racconta.

A piedi da Biella fino al Santuario di Oropa

Ci alziamo di buon’ora e guardiamo fuori: meteo variabile e temperatura mite, questo fa intuire che stiamo andando progressivamente verso l’autunno.
Prepariamo gli zaini con l’essenziale (vista la bassa temperatura di Oropa rispetto a quella di Biella, vi consiglio di non dimenticare una maglia, una sciarpa e una giacchetta) e ci prepariamo per una nuova avventura: Oropa a piedi!!

santuario di oropa

Non si tratta sicuramente di una camminata rilassante, nè tanto meno di una passeggiata immersi nella natura, ma la voglia di ripercorrere un percorso battuto da una miriade di fedeli verso il Santuario della Madonna Nera di Oropa ci da la forza per affrontare la lunga e ripida strada.

Decidiamo di vivere la parte più impegnativa (il cammino appunto) solo io e mia moglie. Una volta raggiunta la destinazione ci incontreremo con Teddy e i nonni per andare a far visita alla Madonnina Nera e finire in bellezza con un buon pasto a base di polenta concia, tipico piatto di questa Valle.

Partenza da Piazza del Sociale

Partiamo alle otto e mezza circa da Piazza Martiri della Libertà, soprannominata da molti biellesi “Piazza del Sociale” in onore del teatro e dell’omonimo bar. Si tratta di una piazza molto ampia con parcheggi sia a pagamento che gratuiti. Un ottimo posto quindi per parcheggiare la macchina e iniziare il cammino.

Andiamo verso la scuola media Schiaparelli, posta proprio d’angolo e procedendo sempre dritto raggiungiamo la prima curva a sinistra che passa vicino ai cancelli di ingresso alla clinica sanitaria e al ristorante “i Faggi”. In alternativa si può percorrere la Strada dei Cappuccini, interamente ricoperta di ciottoli, molto più caratteristica e paesaggistica.

piazza del sociale biella

strada dei cappuccini biella

Il Bottalino

Alla fine di questo primo pezzo di salita raggiungiamo un importante incrocio con al centro la storica fontana “Il Bottalino”. La prima strada sulla destra porta verso il Piazzo, procedendo diritti si va verso la strada nuova che porta verso Oropa e procedendo a destra invece si va verso la strada vecchia di Oropa che passa in mezzo a tutti i paesini. Quest’ultima è anche molto più ripida e stretta rispetto all’altra, motivo in più per il quale pullman e mezzi pesanti non la frequentano più. A maggior ragione questa è la strada ideale per essere percorsa a piedi e offre degli scorci veramente panoramici.

il bottalino biella

il bottalino biella

Cossila e Favaro: due paesini dove il tempo sembra essersi fermato

Imbocchiamo quindi la strada a destra salutando il Bottalino. La prima frazione (una volta comune) che troviamo è Cossila. E’ un agglomerato di case molto esteso che segue come un serpente gran parte della strada vecchia che è al culmine della cresta divisoria tra la vallata del torrente Oropa e quella del rio Bolume (affluente dell’Oremo). Da questa conformazione allungata è nato il detto piemontese “Cosila, longa e sotila”.

chiesa cossila

chiese cossila

cossila

Il panorama diventa suggestivo e si respirano calma e tranquillità. La fatica però comincia a farsi sentire e la salita non da tregua.

Se siete appassionati di ciclismo, vi sarà sicuramente capitato di vedere in televisione il giro d’Italia che percorre questa strada. Il Santuario di Oropa è infatti una tappa molto nota in questo sport per via delle salite faticose. In questo tratto Pantani divenne una leggenda, si possono trovare molte scritte sulla strada per Oropa e anche un’opera artistica dedicata al ciclista.

giro d'italia oropa

strada per oropa

Dopo una lunga salita, tra un tornante e l’altro, arriviamo finalmente in una nuova frazione: il Favaro. Questo paesino ai tempi era la casa di scalpellini specializzati e attraversandolo sembra che il tempo si sia fermato.
Poco a monte del paese sono presenti cave di serpentino, usate in passato per la produzione di pietrisco da destinarsi all’inghiaiatura delle strade.

strada per oropa

strada per oropa

favaro

chiesa favaro

La strada verso Oropa

Alla fine del paese la strada vecchia e la nuova si riuniscono. Inizia a questo punto il tratto più verde e suggestivo nel quale si incontrano poche case, alcune cappelle votive, un agriturismo, un albergo mai costruito e lassù in alto l’ormai fatiscente ex istituto idroterapico “Oropa Bagni”.

panorama biellese

panorama biellese

agriturismo strada per oropa

Il verde lussureggia ovunque e i cartelli della segnaletica stradale segnano che la nostra meta si avvicina. Lungo la strada possiamo ammirare i “tre archi”, il monumento in pietra simbolo di questo posto, dove un tempo ci passava sopra la tramvia (il trenino che portava da Biella a Oropa).

strada per oropa

strada per oropa

strada per oropa

Arriviamo all’ultima curva ed eccolo li: il Santuario sbuca nel paesaggio in tutto il suo splendore!!

Magra consolazione però, dato che ci attendono ancora qualche centinaio di metri su strada cubettata prima di arrivare davanti al grande cancello di ferro, l’ingresso del Santuario appunto.

santuario di oropa

Finalmente l’arrivo al Santuario

Una volta arrivati a destinazione, ci incontriamo con Teddy e i nonni. Non siamo affaticati, anzi siamo molto soddisfatti di essere riusciti ad arrivare a Oropa in così breve tempo: 3 ore circa per percorrere 11 km.
Saliamo le scale ed arriviamo nel cuore del Santuario, nel quale risiede l’Antica Chiesa dentro la quale è custodita la Madonna Nera di Oropa. Dopo aver detto una preghiera, facciamo due passi all’esterno del Santuario dove si può respirare aria buona di montagna e stare felicemente con la propria famiglia a chiacchierare e sorridere.

E’ ormai ora di pranzo, corriamo a riempirci la pancia con uno dei piatti tipici di Oropa: la mitica polenta concia, specialmente in una giornata nebbiosa come oggi è il massimo!!

Oropa a piedi è una camminata impegnativa fisicamente, ma se fatta in maniera tranquilla e con lo spirito giusto diventa semplice e gradevole. Ve la consiglio che siate del posto oppure no. Per chi non lo è, ricordatevi di questa passeggiata, se capitate nei dintorni di Biella, sono sicura che vi piacerà e che vi renderà felici, oltre che soddisfatti di voi stessi.

3 commenti

  • Claudio Teagno

    Sono Biellese di origine, cresciuto a Mongrando, sono a lavorare in giro per Africa, South Asia, Middle east, Europe da Luglio 1977, per caso ho scoperto la tua pagina web, complimenti.

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