Fare ecologia camminando nella natura
Essendo un amante della natura, Enrico è spesso in giro a passeggiare per montagna e boschi. Oggi ha voluto creare questo post per sensibilizzare tutte le persone che fanno trekking, o anche solo due passi per sentieri, a non lasciare cartacce o schifezze lungo il cammino. I rifiuti ci mettono tantissimo a essere smaltiti con il risultato di infangare ancora di più il nostro pianeta.
La Terra è una sola, teniamocela stretta!!
Sono una persona che ama camminare all’aria aperta, sia su terra che su cemento. Sicuramente la senzazione che mi da il contatto con la natura è insuperabile e a volte inaspettata. Non vi è mai capitato di addentrarvi in un sottobosco o trovarvi di fronte a una cascata? A me in queste condizioni viene letteralmente la pelle d’oca! Mi sento quasi come “assimilato” da Madre Natura, come se intorno a me ci fosse un’energia invisibile ma forte, che tiene tutto in perfetto equilibrio.
Mangiate qualcosa? Non gettatelo per terra!!
Ma il motivo vero e proprio di questo post non è quello di addentrarmi in tecniche magiche o riti strani. Per chi mi avete preso? 🙂 Era un modo per farvi capire che il rispetto di Madre Natura deve esserci sempre, perchè lei ogni giorno ci dona tutto quello che ha, anche se in molte occasioni ce la fa anche pagare. Questo rispetto della quale parlo non è relativo per forza all’effetto serra, all’inquinamento atmosferico, al petrolio e ad altre diavolerie della presunzione umana. Mi riferisco principalmente alle piccole cose, come ad esempio non disperdere nell’ambiente immondizia o rifiuti non biodegradabili.
Mi è capitato molte volte di camminare in montagna ad esempio, ed imbattermi in rifiuti umani di tutti i tipi. Quelli che vanno per la maggiore sono sicuramente le carte di plastiche delle barrette energetiche. Quanto odio quelle barrette! Non le odio per il gusto e la genuinità (ognuno può far di sè quello che vuole), ma principalmente perchè inquinano! Che senso ha dedicare magari tutta una giornata in mezzo alla natura, a sudare, faticare, per poi disperdere dietro di sè riufiuti di tutti i generi?
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata in occasione della camminata alla Colma di Monbarone. Dopo due ore e mezza di camminata, una volta arrivati in vetta, mi trovai in mezzo a una decina di hikers come me che divoravano ogni tipo di barretta esistente in commercio. Non posso dire che siano stati loro, ma trovai due cartacce abbandonate tra le rocce. Senza pensarci due volte, le raccolsi e le misi dentro un sacchettino di plastica che porto sempre con me.
Aiutate a mantenere pulito l’ambiente
Non fraintendetemi, non sono uno spazzino, il sacchettino era quello per gli indumenti sporchi. Da quel giorno porto sempre con me un sacchetto dell’immondizia in più per raccogliere l’immondizia altrui. Molti ci rideranno su, molti mi daranno ragione, ma se tutti ci impegnassimo a tenere pulita Madre Natura già dalle piccole cose, il mondo andrebbe molto meglio!
Provate anche voi… vedrete che vi sentirete meglio, ma soprattutto la prossima volta non lascerete più residui di nessun tipo in giro.
Un comportamento simile l’ho visto adottare addirittura ad interi parchi naturalistici o a piccole comunità turistiche. Ad esempio al Santuario di Romedio (in Trentino), non esistono bidoni dell’immondizia. Al posto del triste bidone indifferenziato c’era una bella targa con su scritto “Aiutaci a tenere pulito l’ambiente. Se hai dei rifuiti portateli con te”. Ero un po’ scettico all’inizio, ma devo dire che non c’era la benchè minima traccia di sporco. Bisogna considerare anche il fatto che così facendo vengono anche eliminati gli abusi di cibo. Ottima idea!